Storia di Savignano sul RubiconeLa Storia di Savignano sul Rubicone Il Compitum di cui si sente parlare in riferimento a Savignano sul Rubicone è il primo nucleo abitativo sorto lì dove si incontravano la via Emilia e la via Regina, la prima fatta realizzare da Marco Emilio Lepido e l'altra congiungente il territorio a Ravenna. Il simbolo di Savignano sul Rubicone, il noto ponte romano, fu fatto costruire nel primo secolo a.C. e da questa data durò per secoli e secoli cedendo soltanto ai bombardamenti del secondo conflitto mondiale.
Decaduti i centri urbani, la popolazione cominciò a spostarsi in collina abbandonando l'attività che fino a quel momento aveva contribuito al proprio sostentamento: l'agricoltura. Le mancate cure ad opera dei contadini contribuì all'impaludamento del territorio dove si diffuse la malaria. Diverse testimonianze storiche inducono a pensare che in epoca medioevale Savignano sul Rubicone era già riuscito a risollevarsi dalla crisi, divenendo peraltro oggetto di interesse di nobili famiglie; nel quattordicesimo secolo la pianura venne nuovamente popolata e l'area entrò in contatto con Cesare Borgia il quale ottimizzò la cinta muraria difensiva. Assalita dal duca di Urbino, Savignano sul Panaro cadde ma non fu distrutta e nella seconda metà del Cinquecento appariva come una splendida città fortificata; nel 1796, abbandonato lo Stato Pontificio, entrò nell'orbita della Repubblica Cisalpina ritornando allo Stato Pontificio all'epoca della Restaurazione sino alla nascita del Regno di Italia. |
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